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Salento: Terra di Storia, Cultura e Mare

Il Salento è una terra sospesa tra storia e leggenda, dove il sole bacia le distese di ulivi secolari e il mare cristallino accarezza chilometri di coste mozzafiato. Situato nell’estremo sud della Puglia, questo lembo di terra è un ponte naturale tra Oriente e Occidente, crocevia di culture che nei secoli hanno lasciato un segno indelebile nel suo patrimonio artistico, architettonico e gastronomico.

Gallipoli Porto

Città come Lecce, con il suo barocco raffinato, Otranto, porta d’Oriente affacciata su un mare di storia, e Gallipoli, la “città bella” adagiata sullo Ionio, raccontano le vicende di popoli e civiltà che hanno reso il Salento unico. I borghi dell’entroterra custodiscono tradizioni millenarie, come la pizzica, danza ancestrale legata al rito della taranta, e l’arte della pietra leccese, che da secoli modella chiese, palazzi e monumenti.

Ma il Salento è anche una terra di accoglienza e di esperienze autentiche: dalle scogliere a picco di Santa Maria di Leuca alle spiagge di sabbia finissima di Punta Prosciutto, dai festival estivi ai mercati rionali, ogni angolo regala un’emozione unica. Senza dimenticare la gastronomia, dove il pasticciotto, il rustico leccese e il vino primitivo raccontano il sapore autentico di questa terra.

Un viaggio nel Salento è un’immersione in una dimensione senza tempo, dove passato e presente si incontrano sotto il segno dell’ospitalità e della bellezza.

Le Monete del Salento

In antichità, nel Salento si sono utilizzate diverse monete a seconda delle dominazioni che si sono succedute nella regione.

Periodo Messapico (VI-III secolo a.C.): I Messapi, popolazione autoctona del Salento, non coniavano monete proprie, ma usavano il baratto o monete delle colonie greche vicine, come Taranto.

Periodo Greco (Magna Grecia, V-III secolo a.C.): Con l’influenza greca, specialmente da parte di Taranto, nel Salento circolavano dracme e altre monete greche. Taranto coniava le proprie monete in argento, spesso con l’immagine del dio Taras su un delfino.

Periodo Romano (III secolo a.C. – V secolo d.C.): Con la conquista romana, il Salento adottò il sistema monetario romano, con denari, sesterzi, assi e altre monete dell’epoca.

Periodo Bizantino (VI-XI secolo d.C.): Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il Salento divenne parte dell’Impero Bizantino e si diffusero monete come il solido d’oro e i follis di rame.

Periodo Normanno e Svevo (XI-XIII secolo d.C.): Con i Normanni e poi con Federico II di Svevia, nel Regno di Sicilia circolavano il tarì (moneta d’oro di origine araba), i fiorini e i denari d’argento.

Periodo Angioino e Aragonese (XIII-XVI secolo d.C.): Si diffusero monete come il carlino, il grosso, il ducato e il tornese, coniate nel Regno di Napoli, di cui il Salento faceva parte.

Quindi, a seconda del periodo storico, in Salento si sono usate monete greche, romane, bizantine, normanne e aragonesi, riflettendo le varie dominazioni e influenze sulla regione.